La Toscana delle Donne, insieme al Premio Nobel per la Pace 2022 Oleksandra Matviichuk, ha lanciato l’appello:
“Liberate Narges Mohammadi –
Contro ogni violenza”
Sono intervenuti:
il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani,
il Capo di Gabinetto Cristina Manetti,
la Presidente e Direttrice artistica dell’Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello Pietra Detassis,
l’attrice e regista Kasia Smutniak,
e la regista Barbara Cupisti
L’appello integrale:
«LIBERATE SUBITO NARGES MOHAMMADI»
L’APPELLO DELLA TOSCANA DELLE DONNE
La libertà di ogni donna è la libertà di tutte, la violenza verso una di loro colpisce ciascuna ovunque essa si trovi. Nessuna donna deve essere perseguitata, arrestata, imprigionata, uccisa perché difende i diritti della sua persona e delle altre donne.
È con questo spirito che ci uniamo alla mobilitazione internazionale per la liberazione immediata e senza condizioni del Premio Nobel per la pace 2023 Narges Mohammadi, detenuta arbitrariamente, sottoposta a ripetuti maltrattamenti e privata di cure sanitarie solamente per essersi coraggiosamente battuta per i diritti umani.
Questo appello parte dalla Regione Toscana attraverso il progetto “La Toscana delle Donne”, che fin dall’inizio si è schierato senza esitazioni al fianco delle donne iraniane.
Tutto questo si ricollega idealmente alla battaglia in Italia contro la violenza di genere e ne rafforza consapevolezza e mobilitazione.
Intendiamo animare le piazze, le strade, i luoghi pubblici fino all’avvenuta liberazione di Narges.
Dalla Toscana – primo Stato al mondo a cancellare la pena di morte e da sempre in prima linea nella promozione dei diritti – affermiamo con forza l’idea di umanità oggi troppo spesso
calpestata, nei femminicidi come nei diritti negati e nelle guerre.
Da sempre consideriamo la nostra regione anche terra di incontro e dialogo e auspichiamo che due straordinarie civiltà che tanto hanno dato al mondo come l’Iran e come la Toscana degli etruschi e del Rinascimento – possano ritrovarsi insieme nella gioia per la liberazione di Narges.
Donna è vita, contro ogni cultura di morte. Con questo impegno intendiamo contribuire a un nuovo umanesimo dove dignità, rispetto, libertà, sicurezza siano pienamente riconosciuti.