Le donne sono la colonna vertebrale delle società». A dirlo era una scienziata di straordinario talento come Rita Levi Montalcini, che tuttavia non dimenticava di specificare che alle donne è sempre toccato portare due pesi, quello privato e quello sociale.
È a questa frase che mi viene da pensare salutando la Toscana delle donne. Con una doppia consapevolezza: che la colonna dorsale serve a sostenere l’intero corpo, quindi l’intera società; e che quindi sollevare il doppio peso che grava sulle donne non è solo una questione di equità, è una formidabile scommessa che una società può fare su se stessa.
È quanto sosteneva Kofi Annan, da segretario delle Nazioni Unite: «L’uguaglianza di genere è più che un obiettivo in sé. È una condizione preliminare per affrontare la sfida di ridurre la povertà, promuovere lo sviluppo sostenibile e costruire un buon governo».
Per questo sono orgoglioso di questa settimana che la Regione Toscana ha deciso di dedicare alle donne e ai loro diritti, alle loro aspirazioni, ai loro talenti. Orgoglioso perché sicuro che in questo modo la Toscana giochi la sua migliore sfida.
Anche in tempi difficili, perché è proprio in tempi difficili che non ci si può permettere di disperdere qualità e possibilità, ma piuttosto è necessario coltivare nuove visioni.
Ringrazio dunque tutti coloro che hanno promosso questa settimana, quanti vi porteranno il proprio contributo e quanti vi parteciperanno, sicuro che le parole e le idee che condivideremo in questi giorni saranno un punto di partenza per tutta la Toscana.