«L’uguaglianza di genere è più che un obiettivo in sé. È una condizione preliminare per affrontare la sfida di ridurre la povertà, promuovere lo sviluppo sostenibile e costruire un buon governo».
È quanto sosteneva Kofi Annan, da segretario delle Nazioni Unite.
Parole che noi come Regione Toscana abbiamo fatto nostre in questi anni con una politica di valorizzazione della donna, diventata centrale e fondamentale. Grazie anche e soprattutto a la Toscana delle donne, diventata ormai trasversale a tutte le politiche regionali. Non solo a parole. In quanto Regione, siamo stati capofila nel dibattito sul ruolo della donna nella nostra società. Questo confronto ha portato la Toscana ad essere la prima in Italia ad offrire gli asili nido gratis alle famiglie e ad attivare il Codice Rosa riservato a tutte le vittime di violenza, in particolare donne, bambini e alle persone discriminate. Inoltre con una legge quadro che si intitola proprio la Toscana delle donne abbiamo raggruppato i riferimenti che vanno dalla parità di genere, alla violenza, alla salvaguardia del ruolo della donna nelle amministrazioni pubbliche.
«Le donne sono la colonna vertebrale delle società» diceva una scienziata di straordinario talento come Rita Levi Montalcini, che tuttavia non dimenticava di specificare che a loro è sempre toccato portare due pesi, quello privato e quello sociale.
È a questa frase che mi viene da pensare salutando la Toscana delle donne. Con una doppia consapevolezza: che la colonna dorsale serve a sostenere l’intero corpo, quindi l’intera società; e che quindi sollevare il doppio peso che grava sulle donne non è solo una questione di equità, è una formidabile scommessa che una società può fare su se stessa.
Per questo sono orgoglioso di questi giorni che la Regione Toscana ha deciso di dedicare alle donne e ai loro diritti, alle loro aspirazioni, ai loro talenti. Orgoglioso perché sicuro che in questo modo la Toscana giochi la sua migliore sfida.
Anche in tempi difficili, perché è proprio in tempi difficili che non ci si può permettere di disperdere qualità e possibilità, ma piuttosto è necessario coltivare nuove visioni.
Ringrazio dunque tutti coloro che hanno promosso questi eventi, quanti vi porteranno il proprio contributo e quanti vi parteciperanno, sicuro che le parole e le idee che condivideremo in questi giorni saranno un punto di partenza per tutta la Toscana.
Eugenio Giani
Presidente della Regione Toscana
